Introduzione

Introduzione
di Marco Sindici

Quando si deve andare in centro a Roma, come in qualsiasi altra metropoli, si pensa al traffico, ai parcheggi che non si trovano o ai mezzi pubblici scomodi e in ritardo. L’istinto del cittadino ci ricorda subito l’ansia di dover circumnavigare interi quartieri, valicare “sette colli” di ingorghi e affrontare orde di venditori e lavavetri… Roma, noi romani, la immaginiamo cosí, bella si ma inavvicinabile.

In realtà non è proprio così.

Non è necessariamente come gli stereotipi popolari ce la dipingono. Proviamo a fare quattro passi in centro, magari di sera, liberi da incombenze, affrancati da impegni inderogabili. Disposti a rallentare l’andatura e ad ampliare le nostre percezioni. Roma ci apparirà diversa.

Non più l’ovvia e caotica cittadona di sempre, ma un essere vivo e palpitante, ricco di fascino e suggestioni, pronto a rivelare antiche vicende e cupi aneddoti del passato. Storia e folclore, cronache e leggende si mescolano nel paiolo del tempo per restituirci un brodo di eventi, tradizioni e antiche memorie.

Una portata da gustare seduti su una panchina o assorti al chiarore d’un lampione, fermi al centro d’una piazza o affacciata dall’alto di un belvedere…

“Proviamo a fare quattro passi in centro, disposti a rallentare l’andatura e ad ascoltare ciò che Roma ha da dire!”