Nell’immediato secondo dopoguerra, quando c’era necessità di mostrare un credibile angolo di sud senza dover per forza scendere e spostare le maestranze troppo lontano da Roma per questioni di tempo o denaro, i registi cercavano un paese che non avesse ancora conosciuto lo sviluppo edilizio e economico.
Anche Mentana negli anni Cinquanta divenne famosa grazie al cinema e così venne scelta da alcuni importanti registi come set per i loro film, con l’accordo che i paesani fossero delle comparse nelle varie pellicole. In particolare per il regista Duilio Coletti fu certamente determinate la sua amicizia con il nostro concittadino Enzo Fiermonte che compare in molti suoi film.Proprio nel 1950, venne distribuito il film “Miss Italia” per regia di Duilio Coletti. La piazza del paesino in cui vive Lucia (Uberti), una delle finaliste del concorso, è Piazza San Nicola. Belle anche alcune sequenze di immagini della zona di Vigna Santucci riprese probabilmente da una delle torri di Palazzo Crescenzio.
La tradizione garibaldina e risorgimentale di Mentana non poteva certo mancare come protagonista. “Cento anni d’amore” è un film del 1954, che si sviluppa in sei episodi, diretto da Lionello De Felice. Il primo è ambientato nel 1867, durante l’invasione garibaldina dell’Agro Romano. Il film inizia proprio con una scena della battaglia di Mentana ripresa sotto il castello con una interessante inquadratura del vecchio borgo.
Ancora il regista Duilio Coletti, nel 1961 gira a Mentana alcune scene del film “Il re di Poggioreale“. Una commedia a sfondo drammatico, incentrato sulle gesta di un popolare camorrista, Peppino Navarra, interpretato da Ernest Borgnine nella difficile e rocambolesca impresa di riportare a Napoli il tesoro di San Gennaro. Nella foto Lino Ventura ed Ernest Borgnine in un’inquadratura del film, ripresi mentre entrano nella vecchia chiesa del cimitero che appare come l’avevano lasciata i tedeschi durante l’occupazione dopo averla incendiata.
“Il Carabiniere a cavallo“, del 1961 di Carlo Lizzani con Nino Manfredi e Peppino De Filippo e Ottavia Piccolo. E’ il film che più è rimasto impresso nella nostra memoria collettiva, senz’altro per il fatto che i personaggi secondari e le comparse del film furono scelti dal regista proprio fra gli stessi abitanti di Mentana; la macchina da presa entrò nelle loro case e nei loro ritrovi.
Memorabili le scene girata all’interno del mulino di Toto (Antonio Marcheggiani) e in Via della Fontana. Il regolamento vietava il matrimonio prima del quindicesimo anno di servizio, e il carabiniere Francesco (Nino Manfredi) è costretto a sposarsi segretamente. Però, proprio il giorno del matrimonio, qualcuno gli ruba il cavallo. Aiutato dalla moglie e da un amico, Francesco lo ritroverà in un accampamento di zingari. Quest’ultime scene furono girate all’interno nel vecchio Convento del Cimitero.
Piazza San Nicola si trasforma ancora in set cinematografico nel 1972 per le riprese del film “Correva l’anno di grazia 1870“. Uno dei film televisivi scritti e diretti da Giannetti appositamente per Anna Magnani. Il suo personaggio è ancora una volta quello di una appassionata e coraggiosa popolana, Teresa, il cui marito, Augusto, giace malato nelle prigioni dello Stato pontificio. Il carcere giudiziario dove è recluso Augusto Parenti (Marcello Mastroianni) è il Palazzo Baronale.
“I guappi“. È film del 1974, del regista Pasquale Squitieri, ambientato alla fine dell’800 con un cast davvero eccezionale: Fabio Testi, Franco Nero e Claudia Cardinale. La storia racconta di due singolari figure, il guappo don Gaetano Fungilo e l’avvocato Nicola Bellizzi, legati da un indissolubile rapporto di amicizia. Attraverso di loro il regista napoletano descrive un mondo che non c’è più, basato sull’onore e mette in scena il conflitto tra la giustizia e la criminalità. La scena dove Don Gaetano, interpretato da Fabio Testi, tenta di uccidere Ajossa (Raymond Pellegrin) è stata girata sempre in Piazza San Nicola, all’esterno del Palazzo Baronale.
“L’esorciccio” è un film del 1975, girato interamente a Mentana. Parodia del famoso “L’esorcista” (1973), diretto e interpretato da Ciccio Ingrassia, il film viene lanciato nelle maggiori città italiane con la foto di Ciccio vestito da esorcista e il titolo in inglese maccheronico: The Exorciccio. Realizzato negli studi Elios con un budget molto limitato, fu parzialmente autofinanziato dallo stesso Ingrassia. La villa dove è stato allestito il set per l’abitazione del sindaco Pasqualino Abate era di proprietà di Ciccio Ingrassia e si trova in via della Molette. Per gli esterni, l’ambientazione nel centro storico ha visto la partecipazione come comparse di molti abitanti del posto, come la scena girata in piazza Borghese.
Forse ne abbiamo tralasciato qualcuno, ma comunque questa breve rassegna di film girati a Mentana ci ha regalato, almeno per un momento, la possibilità di riscoprire il fascino delle vecchie pellicole che ci restituiscono panorami e luoghi della città immortalati dalla macchina da presa. L’auspicio è che nel prossimo futuro si possa organizzare un evento del genere: una rassegna cinematografica nel vecchio borgo di Mentana!